Di seguito riportiamo la mappa delle precipitazioni accumulate dal 1 gennaio al 10 agosto 2017 nella provincia di Verona, elaborata con i dati delle stazioni pluviometriche ARPAV, quelli della rete Meteo4 e quelli di altre reti nelle aree limitrofe.
La distribuzione pluviometria segue l’andamento caratteristico con accumuli massimi nelle aree predisposte alle precipitazioni orografiche. Si tratta del gruppo del Carega e del Monte Baldo. La Valle dalla Lora ad est dello spartiacque tra Cime Tre Croci, Cima Plische e il Monte Obante si conferma l’area più piovosa della zona con accumuli prossimi ai 1.000 mm. L’alta val Fraselle è quindi il luogo più piovoso del veronese seguito a poca distanza dalle aree del Monte Baldo meridionale che quest’anno hanno registrato “in proporzione” degli accumuli migliori rispetto alle Piccole Dolomiti. I temporali di Luglio ed Agosto hanno infatti apportato degli importanti apporti nella zona del Baldo con una precipitazione estiva che probabilmente supera quella del Gruppo del Carega.
La pianura pedemontana veronese registra degli accumuli intorno ai 300 mm con valori leggermente inferiori in corrispondenza dello sbocco della Valpantena. Si tratta infatti di un’area che ha risentito particolarmente degli effetti orografici negativi del foehn lessinico.
La zona meno piovosa della provincia è risultata la bassa veronese al confine tra le provincie di Padova e Rovigo dove ci sono stati accumuli intorno ai 200 mm.
Il deficit pluviometrico è mediamente compreso tra il 25% ed il 35% ad eccezione della zona del Baldo dove la piovosità risulta di poco inferiore alla media. Alla zona delle Piccole Dolomiti Vicentine mancano all’appello circa 300 mm, ai Lessini circa 150-200 mm, alla pianura Pedemontana 100-150, alla bassa 150-200 mm mentre alla zona del Monte Baldo da 0 a 100 mm.
A livello statistico il 2017 fino ad oggi è risultato un anno siccitoso ma non estremo. Analizzando le registrazioni di Emilio Bellavite per la stazione di Verona e dell’ARPAV per la stazione di Illasi riscontriamo a fine Agosto delle annate simili o peggiori.
Verona (Emilio Bellavite) al 10/08/2017 310 mm
1949 – 317.2 mm
1952 – 362.8 mm
1983 – 367.6 mm
1990 – 344.5 mm
1993 – 248.7 mm
Illasi (ARPAV) al 10/08/2017 321 mm
1993 – 310.8 mm
2003 - 292.0 mm
2007 – 388.6 mm
2012 - 363.4 mm
Si stima che l'evento siccitoso in corso abbia un tempo di ricorrenza di circa 10 anni. Tuttavia, negli ultimi 15 anni si sono verificati altri 3 anni simili (fino ad agosto). La piovosità media del quindicennio è tuttavia in leggera crescita grazie anche alla maggior frequenza di anni particolarmente piovosi (soprattutto a partire dal 2009). Sembra quindi che il bacino del Mediterraneo sia entrato in una fase climatica in cui si estremizzano le configurazioni (aumento della varianza).
Quando finirà questo periodo siccitoso? Purtroppo l’estate è una stagione pigra e la prima parte dell’autunno segue di solito le sorti dell’estate. Sia i modelli meteorologici che il quadro teleconnettivo non mostrano segnali di un imminente cambiamento. Forse per vedere qualche novità dovremo aspettare il periodo tardo autunnale quando prenderà forma il vortice polare artico.