Ecco a voi, gentili lettori, il testo integrale della lettera inviata dall'Associazione Estremi di Meteo4 a l'"Arena", il pricipale giornale di Verona

PREVISIONI. Un centinaio di centraline 24 ore su 24 scaricano su due siti internet i dati aggiornati in tempo reale

«Meteo4» ha fatto centro È nata la rete fai-da-te
Il progetto di un gruppo di appassionati diventa un servizio regionale di monitoraggio on line.

Il progetto Meteo4/Meteoveneto ha fatto centro. Nato nel 2005 dall’idea di un gruppo di appassionati di meteorologia del Veneto, in particolare veronesi padovani e polesani dotati di stazioni meteorologiche semi-professionali per il rilevamento delle principali grandezze atmosferiche aveva come obiettivo la creazione di un servizio di monitoraggio meteorologico sempre aggiornato, per aiutare concretamente la cittadinanza a conoscere in tempo reale le condizioni del tempo agenti sul territorio.
L’OBIETTIVO. Obiettivo raggiunto, visto che la rete di stazioni meteo ha avuto un rapido successo con l’integrazione in due anni di circa un centinaio di centraline, una sessantina delle quali scaricano in rete i dati in tempo reale sui siti
www.meteoveneto.com e www.meteo4.com. La trasmissione dei dati in diretta è possibile grazie ad una consolle collocata all’interno delle abitazioni dei singoli appassionati, la quale riceve i dati dai sensori posti all’esterno e li comunica ad un computer remoto attivo 24 ore al giorno, che li scarica su internet.
I valori misurati sono riportati quindi su tabelle e grafici a barre per una miglior visualizzazione, e su una mappa geografica che li colloca correttamente sul territorio. Inoltre i dati raccolti confluiscono in un «database», libero e gratuito, concepito appositamente per costituire una «memoria storica» del nostro clima, che è la base per qualunque studio di carattere meteorologico e climatico.
IL PROGETTO. Il progetto è aperto a tutti coloro in possesso di stazioni meteorologiche semi-professionali, in grado cioè di garantire la correttezza e l’uniformità dei dati raccolti, installate e mantenute seguendo rigorosamente la normativa dell’Omm (Organizzazione mondiale della meteorologia).
Il progetto Meteo4/Meteoveneto costituisce quanto di meglio si possa offrire a livello amatoriale per il monitoraggio meteorologico del territorio regionale e limitrofo, ed è inoltre apprezzato anche da molti studiosi e ricercatori dell’atmosfera e del clima, come il Gruppo di fisica dell’atmosfera dell’Università di Trento, guidato dal professore veronese Dino Zardi. E’ importante sottolineare come questa attività non abbia fini di lucro e si basi solo sulla passione e la dedizione di coloro che la portano avanti, la maggior parte dei quali sono soci dell’associazione «Estremi di Meteo4» di Verona, il cui presidente onorario è il meteorologo Emilio Bellavite.
Recentemente gli «Estremi», proprio per monitorare in diretta il clima della città di Verona, hanno acquistato una nuova stazione meteo che è stata installata nella centralissima via Achille Forti.
LA NUOVA CENTRALINA. Il compito di questa nuova centralina sarà di monitorare costantemente il clima cittadino, colmando così una grave lacuna del servizio meteorologico pubblico, ed essere poi inserita nel progetto «Biometeolab», uno studio sull’interazione tra clima e salute umana organizzato dall’Università degli studi di Milano e gestito dal professore veronese Angelico Brugnoli. I dati raccolti saranno utili sia per il monitoraggio ambientale sia per studi scientifici, in particolare per monitorare le ondate di caldo che colpiscono ormai sempre più di frequente Verona e la Pianura Padana.
IL FUTURO. Il progetto è dunque in pieno sviluppo e, anche attraverso la collaborazione con reti amatoriali di altre regioni come quella degli amici di «Garda Meteo» (
www.meteogarda.it), costituirà sempre più un’importante fonte di dati meteo-climatici.
Chiunque volesse ulteriori informazioni o desiderasse sapere come partecipare può scrivere una mail a
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La lettera è stata scritta da Marco Camera e Simone Vesentini, un ringraziamento speciale anche a Luca Panziera che si è occupato di girarla, tramite al padre, al giornale di Verona.