Nel periodo estivo sui vari forum e siti che trattano la metorologia si sente spesso parlare di ITCZ, in questo articolo verrà spiegato cos'è.

Prima di parlare di Zona di Convergenza InterTropicale cioè per noi latini sarebbe ZCIT e non ITCZ (Inter Tropical Convergence Zone per gli anglosassoni) bisognerebbe avere qualche conoscenza anche elementare di cosa sia la forza di Coriolis e come si originino la cella di Hadley e quella di Ferrel.

Facendo finta di sì consideriamo la tipologia di moti atmosferici che caratterizza l'equatore, ovvero i moti ascendenti/convettivi che generano le cosidette piogge zenitali.

Questo tipo di circolazione si deve alla posizione del sole che durante l'equinozio di primavera o autunno si trova perpendicolare rispetto al suolo.

Ovviamente man mano che si va verso il solstizio d'estate questa instabilità equatoriale si sposta verso nord fino a circa il ventesimo parallelo Nord o Sud se invece andiamo verso il solstizio d'inverno.

Naturalmente questo movimento, a seconda dell'intensità in una determinata stagione, spinge verso le latitudini temperate, quelle fasce climatiche dove prevalgono invece i moti discendenti ovvero le alte pressioni subtropicali.

Sotto un certo punto di vista più l'ITCZ (ovvero l'instabilità equatoriale) riesce a spingersi verso settentrione e più le medie latitudini finiscono sotto la campana anticiclonica africana mentre per contrappasso le zone del Sahel notoriamente aride riescono a ricevere benefiche piogge

Dall'ultima carta vediamo come nell'ultima decade di giugno l'ITCZ si sia trovato qualche centinaio di km più a nord della media e questo ha sicuramente contribuito a spingere le masse calde desertiche verso di noi nell'ultimo week end